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Warriors - Raptors Sotto il segno di Bhatia

Nel Paese dell' "America First", arcinoto slogan del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Si affaccia il tema del multiculturalismo e dell'integrazione nelle mitiche finali della pallacanestro professionista. Infatti capita che le due squadre finaliste dell'NBA, la National Basket Association, rappresentino quanto più di multiculturale e multietnico possa offrire lo Stato oltreoceano, quasi a sfregio dell'attuale Governo.

Da una parte la città di San Francisco, una città che non ha bisogno di presentazioni in termini di progresso, diritti civili, integrazione, gareggia con i Golden State Warriors, dall'altra parte addirittura una squadra canadese, i Toronto Raptors. Il Canada in questi anni è diventato il Paese - simbolo continentale dell'integrazione e del ben vivere tra differenti culture ed etnie, e, proprio negli anni del Governo dell'America First, si aggiudica per la prima volta la finale NBA.

Simbolo di questo Paese e di questa squadra, è il tifoso di origini indiane che è diventato un ricco benestante Nav Bhatia, che essendo da anni abbonato a bordo campo, è diventato un personaggio famoso che spesso e volentieri è stato bersagliato dai fans avversari. Proprio della semifinale della east Conference, si sono scontrate le due filosofie che oggi si affrontano nell'agone politico statunitense. Il modello di integrazione Canadese ha incrociato la palla a spicchi con i Milwaukee Bucks. Proprio durante questa serie Nav Bhatia è stato attaccato sui social dai tifosi del Wisconsin, diventando un beniamino dell'integrazione e della nuova america inclusiva, aperta ai migranti, e subito la sua storia è stata attenzionata dai giornalisti che seguiranno l'inedita finale.

"quando sei un immigrato, nulla ti fa sentire più canadese dello sventolare una bandiera della nazione mentre stai facendo il tifo per la tua squadra. Lo sport è uno dei modi migliori per appiattire le differenze” ha affermato Nav Bhatia, un grande tifoso ed esempio trainante di un Paese che lo ha ospitato e lo ha eletto simbolo di una squadra per la quale tutto un Paese si sta mobilitando.

Davide Gatto

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