Il Fosso
In Campania la scuola è stata per lo più chiusa un anno intero. Da Marzo 2020 al 7 Aprile 2021 gli studenti campani hanno visto poco di più di trenta giorni di presenza in aula. in sostituzione della presenza in aula è stata utilizzata la didattica a distanza, in maniera massiccia , molto di più in Campania che ovunque. Un allontanamento dalle aule di questa ampiezza temporale non era mai accaduto, eppure la sfiga in queste ultime decadi ci ha perseguitato per bene. Ad esempio nel terremoto del 1980 gli studenti campani sono andati regolarmente a scuola, in alcune città, visto che allora i terremotati occuparono le scuole, si è andati a scuola in doppio turno, altrove, dove il sisma non ha colpito, i ragazzi sono tornati a scuola regolarmente. Il giorno dopo l'attentato alle torri gemelle i ragazzi, i bambini di tutta l'america, sebbene scioccati, tornarono a scuola. Anche durante l'incidente di Chernobyl del 1986, quando le autorità italiane raccomandarono di non mangiare latte ed insalata a foglia larga e a rimanere in casa, i ragazzi della scuola terminarono l'anno scolastico regolarmente, anzi, oltre cinquecento mila bambini ucraini sono venuti negli anni seguenti a studiare in Italia in un programma internazionale che ha visto la generosità delle nostre famiglie in prima linea a livello mondiale.
Abbiamo creato, forse sarebbe il caso di dire "ulteriormente allargato", un "fosso", in inglese si direbbe un "Gap" formativo tra tutti gli studenti campani e quelli delle altre nazioni, oltre che tra loro e i loro connazionali di altre regioni. Ovviamente non si parla soltanto delle attività scolastiche, se si prendono in considerazione anche quelle extrascolastiche, il fosso si allarga. Nessun viaggio, niente cinema e locali e il coronavirus ha certamente stoppato per i giovanissimi l'immancabile e generazionale "febbre del sabato sera". Cambiano e si modificano i loro ricordi la loro percezione della realtà e delle
loro comunità, vivono un esperienza di vita per un periodo di tempo decisamente importante assolutamente inedita rispetto ai ragazzi della loro età venuti prima. "notte prima degli esami" non più a cantare con gli amici, ma magari in chat su whatzupp. Non si ha contezza esatta di quanto sia grande questo "fosso", una cosa è certa, i ragazzi che hanno la possibilità economi
ca potranno recuperare il tempo perduto, quelli che invece vivono in contesti già problematici saranno sempre più difficili da recuperare.
La Campania ha avuto trecento quarantatre mila casi covid 19, al momento abbiamo 246 mila guariti e 92 mila positivi. Abbiamo visto oltre 5500 morti, molto meno delle regioni più colpite, ma, purtroppo, dopo le regioni che sono state colpite immediatamente dalla pandemia, siamo tra quelle che registrano un grande numero di morti. Per fare un esempio, la lombardia ha superato i 30 mila morti e non ha osservato gli stessi giorni di chiusura della scuola in Campania.
Ma servono davvero a qualcosa queste chiusure?
La risposta, intuitivamente, sembra essere positiva. E' evidente che nel caso di una malattia infettiva, se resti a casa quanto più tempo possibile lontano da ogni contatto, il contagio non dovrebbe riguardarti ed è un modo efficace di prevenire una malattia, soprattutto se nuova, mortale e sconosciuta. Dai dati che abbiamo a disposizione, però, si configura un quadro abbastanza diverso: la pandemia, al momento, si caratterizza in due "ondate", oramai abbastanza famose, quella della primavera del 2020 e quella che è partita da fine ottobre ed è arrivata fino a Pasqua. Da quello che possiamo vedere sui dati aggregati, la prima volta che le misure di restrizione sono state messe in pratica hanno sortito in un mese dei risultati migliori, la seconda volta non sono servite a molto, si nota una curva altalenante che sale e scende, spesso non curante delle chiusure.
A questo punto, dai dati che ogni giorno abbiamo attentamente analizzato, ci viene in mente un altra domanda.
Perchè il primo lockdown è servito e il secondo non è servito? Gli italiani si sono annoiati? Hanno iniziato ad aspettare il vaccino? Hanno iniziato ad arrabbiarsi e a contestare l'ordine costituito?
Potrebbero anche esserci degli elementi di verità in queste domande, ma sono decisamente poco misurabili, e, alla fine, si potrebbe supporre qualsiasi mutamento nell'umore che abbia spostato la propensione a restare in casa. Ecco, possiamo dire che tra il primo e il secondo lockdown la propensione a restare a casa del cittadino è diminuita. Sarebbe interessante capire il perchè di questa diminuzione "perchè la gente ha fame e i sussidi dello Stato non servono", "perchè ci si stanca di stare in casa, dopo tre meni anche basta", "Perchè sono arrivati i vaccini". Quello che sappiamo sicuramente è che dal lockdown della prima ondata e quello della seconda ondata ci sono stati dei cambiamenti. Nella prima ondata Tamponi, guanti, mascherina e gel erano introvabili. Gli esami per sapere se si era stati ammalati sono arrivati da settembre e oggi tutti sanno dove e come fare l'esame. Magari l'hanno anche fatto, più volte. Oltre all'esame, si possono acquistare guanti, mascherina e gel disinfettante in ogni angolo di strada. Rispetto alla prima ondata, il cittadino può supporre che dopo essersi sottoposto ad un tampone ed aver verificato il suo stato di negatività, può adoperare il distanziamento e guanti e mascherina rispetto alla prima volta, dove il contagio agiva al buio e non aveva "sistemi" in suo aiuto. Per questo motivo il lockdown previsto dalla legge oggi viene rispettato molto meno, oggi il sistema di tracciamento fa si che comunque tutti noi prima o poi ci sottoponiamo al tampone e da lì scopriamo una negatività o una sempre più precoce positività. I tamponi oggi in Italia sono arrivati oltre i 360 mila al giorno e, per dare un senso anche alla dimensione dei dispositivi di sicurezza, oltre quattrocento aziende in Italia producono due milioni al giorno di mascherine. Questo sta a dire che in tre giorni vengono effettuati più di un milione di tamponi e oltre sei milioni di mascherine solo da produttori italiani. Numeri cinesi.
A questo punto si potrebbe ipotizzare che il cittadino, giovane o adulto che sia, dopo un tampone negativo, si senta autorizzato a girare un pò, anche se magari si è ancora in zona rossa, stesso dicasi, con le stesse motivazioni, per i vaccinati. Capita dunque che anche con le scuole chiuse, i ragazzi delle medie e delle superiori, negli orari extra DAD, si ritrovino sempre più spesso grazie ai vari screening scolastici e alla campagna vaccinale, magari si incontrano per studiare insieme o escono o vanno a mangiare in bivacchi clandestini, perchè in questa seconda fase la base tecno sanitaria atta a contrastare il virus a loro disposizione li rassicura a restare fuori casa piuttosto che restare in casa, cosa che magari, rispettosamente fanno dopo le 22.
Adesso che la campagna vaccinale st arrivando nel vivo, quanti cittadini vaccinati rispetteranno i desiderata governativi rispetto alle chiusure e al restare in casa? Va da se che i privati piano piano inizieranno a non rispettare gli ordini impartiti dalle istituzioni, e l'unica cosa che resterà chiusa sarà l'istituzione scolastica, che rimane una delle poche cose chiudibile a comando. Analizzato il fenomeno sotto questo aspetto, considerato che le coperture e gli strumenti scientifici atti a "razionalizzare la paura" saranno sempre più disponibili e allo stesso tempo disincentiveranno i cittadini dal rispettare le serrate, a che scopo tenere chiusa ancora la scuola?
Appare evidente che le occasioni di vedersi "extrascolastiche" andranno ad aumentare, e nessun lockdown potrà impedirle, a meno che non si proibisca del tutto a tutti di uscire all'aperto. Considerato il danno di natura psicologica e i deficit formativi di cui ci hanno informato decine di esperti causati dalla Didattica a Distanza, modalità che va bene per poco tempo ma che in pianta stabile stabilisce canoni insufficienti a considerarla normale formazione scolastica, si dovrebbe iniziare a valutare seriamente di riaprire in sicurezza adoperando tutti gli strumenti che nel frattempo sono utili a respingere la malattia, evitando ulteriori lunghi lockdown, che non faranno altro che allargare il Fosso.
EDIT:
Credo che questo breve post che ho trovato in rete della figlia di Aldo Moro spieghi meglio di tutti il mood.
“Insomma credete davvero che siamo tutti stupidi?! L’allerta permanente, alla lunga, ottiene l’effetto contrario come nella famosa storia di “Al lupo, al lupo”.
La sicurezza non esiste, a nessun livello ed a nessun titolo, e, cionondimeno, è necessario vivere, lavorare, andare a scuola, fare le cose di tutti i giorni, viaggiare, riposarsi. Non si sentono altro che numeri che si contraddicono e che sono anche molto noiosi.
Mentre “giocate” ai bollettini, la vita continua senza di voi.
Ogni giorno che passa restate più indietro. Siete terrorizzati dalla vita della quale la morte fa parte integrante. E non c’è cura, non c’è vaccino, non perché non ci sia vaccino, ma perché risolto un problema se ne presenta subito un altro.
La vita è in divenire e ci mette alla prova di continuo. Bisogna imparare ad esistere in pace ad a convivere anche con le cose brutte. Dobbiamo darci pace altrimenti la nostra non sarà mai vita, ma puro terrore.
Lasciate che i ragazzi vadano a scuola in un modo possibile.
Lasciate che loro ed anche noi respiriamo ossigeno e non anidride carbonica.
La vita si cura da sé: lo fa da millenni Ricordate che la vita avanza verso la vita e non, come tendiamo a pensare noi, verso un oscuro oblio. Nella nostra epoca - cosiddetta civile - manca la cultura della Morte, che è solo un momento di passaggio verso uno straordinario meglio che noi non possiamo nemmeno immaginare perché siamo limitati dal gioco di ruolo che stiamo vivendo qui.
Se solo ricordassimo un barlume della magnificenza che ci attende andremmo via subito. Per favore restiamo fermi solo un attimo a respirare lentamente ad a guardaci intorno.
La bellezza ci parla di amore, di gioia e di verità. Vi sarà capitato di vedere dormire un neonato serafico, al sicuro da tutto, al suo posto nel cosmo.
Noi ci agitiamo ed invece dovremmo rallentare. L’eternità è. Non va e viene: è il nostro destino cosmico - nessuno può togliercela - l’eternità è, da sempre e per sempre, ed in questo preciso momento qui, noi siamo insieme con lei in tutte le cose.
Gocce di mare, granelli di sabbia, alte montagne, piccoli fiori delicati, galassie sconfinate.
Se il nostro destino è l’Eterno cosa volete che ci faccia un virus che peraltro ha un posto ed una funzione a sua volta nel creato?
Noi siamo qui per uno scopo ben preciso, sperimentare e scegliere, dopo molti tentativi ed errori, l’AMORE dal quale proveniamo e che tutto tiene insieme.
Il nostro destino non è la sofferenza né la morte, bensì luce risplendente e gioia senza fine.
Non ci lasciamo rinchiudere in un bozzolo di numeri lasciamo invece che la gioia “la più alta espressione della vita stessa” sia dovunque e per tutti.
Noi, Gaia, il Covid, il clima, le donnole, gli opossum ed i cristalli di rocca, i guerriglieri, gli afroamericani, i malati siamo uno e stiamo giocando insieme al gioco della vita che ci riporta come un fiume, ansa dopo ansa all’iridescente meraviglia dalla quale proveniamo ed alla quale faremo ritorno ineluttabilmente.”
MARIA FIDA MORO
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