Donne
Se è vero che “nessun uomo è un’isola”, come scrisse l’immortale John Donne, le giovani donne nei posti chiave della nostra società sono diventate un robusto e variegato Arcipelago, e studiano per diventare un Continente. Oggi le donne che abitano il mondo occupano posti di rilievo, nodi fondamentali, possiamo dire con certezza che il ruolo di comparsa nella vita del Pianeta non li appartiene più, oramai tutto il mondo è governato, nei vari campi da donne, che non stanno più nei ranghi, ma sono diventate leaders con tutti i crismi.
Nella politica è cosa oramai sdoganata, le leggi che garantiscono pari opportunità d’accesso hanno fatto il loro effetto, le donne che seguono il percorso di Frau Angela Merkel di Miss Theresa May e del premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, sono tantissime, e governano città che dire importanti è poco: oggi Lori Lightfoot diventa sindaco di Chicago, donna da qualche giorno collega Di Ada Colau, Sindaco di Barcellona, Manuela Carmena, primo cittadino di Madrid, Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, Virginia Raggi e Chiara Appendino rispettivamente al comando di enti territoriali come Roma e Torino.
Al di là della politica donna nelle istituzioni, la rivelazione di questi ultimi mesi, Greta Thurnberg, è la giovanissima fondatrice di un movimento leaderless, i “Fridays for future”, diventando donna di grande importanza nel campo delle decisioni sul clima, mercato che muove centinaia di miliardi in tutto il mondo. Ad essa non si può non associare la moglie di Bill Gates, Melinda che è considerata punto di riferimento nel terzo settore. Ma anche nel mondo degli affari, le donne iniziano a controllare il loro Continente, occupando posti cruciali. Facebook ha in Sheryl Sandberg il suo direttore operativo, posizione fondamentale nel colosso fondato 10 anni fa da Mark Zuckenberg, L’AD del gruppo IBM è Ginni Rometty e anche Youtube ha un CEO donna, Susan Wojcicki. Nel campo del business tradizionale, abbiamo tantissimi managers, ricordiamo soltanto che una multinazionale come la General Motors ha affidato i suoi destini a Mary Barra. Anche in campo scientifico le donne ricoprono dei ruoli di rilievo, unendosi a Fabiola Giannotti direttrice del CERN di Ginevra.
L’ultima star femminile in campo scientifico è Katie Bouman, la scienziata che ha messo in condizione il genere umano di vedere quello che abbiamo chiamato da sempre il “buco nero”. Infatti la Astrofisica/informatica ha elaborato un sistema in grado di fotografare un buco nero, oggi le foto mostrano la scienziata davanti a 5 petabytes di dati, serviti per realizzare quella curiosa macchia rossa che abbiamo visto in tutti i telegiornali, e a quanto si dice, sebbene si pensi che il lavoro della NASA sia un lavoro in team, sembra proprio che il lavoro della trenten
ne sia stato fondamentale per raggiungere questo storico obiettivo. Dunque abbiamo un'altra donna che passa alla storia per aver scoperto il modo di fotografare i buchi neri nelle nostre galassie.
Viviamo un periodo di grande crisi, sia economica che valoriale, tutti i più grandi pensatori ci dicono che questa crisi bio-politica, antropologica, si affronterà e risolverà soltanto con una trasformazione profonda delle nostre abitudini, del nostro modo di lavorare, di esercitare il potere, di cooperare, di affrontare i problemi e in generale di affrontare le nostre esistenze. Può darsi che questa trasformazione, che è già in atto, passi per l’universo femminile; oggi le donne hanno le loro chance di condurre il mondo al suo cambiamento, al suo nuovo volto, definitivo, irrinunciabile e allo stesso tempo irreversibile.
Davide Gatto