Grinch in Campania
La favola del “Grinch che ha rubato il Natale” si racconta in un paio di righe, Il Grinch decide di rubare doni e alberi di Natale. Gli abitanti del paese del “nonsochi”, dopo un iniziale scoramento capiscono che il Natale non è fatto di Doni e decorazioni, ma di amore vero verso familiari e amici.
In questi giorni pare che il Grinch abbia fatto visita alla regione Campania. “Il Corno” previsto a Napoli non verrà realizzato, perché nella nuova location non ci sono i presupposti economici calcolati dal privato per la sua istallazione, la prima location, quella del ‘Nalbero dell’anno scorso, era stata bocciata dalla Soprintendenza partenopea.
Oltre allo stop al grande Corno alto 60 metri, abbiamo anche importanti notizie da “Luci d’Artista di Salerno”. Infatti, pare che al ricorso al TAR istruito dall’azienda “La Blanchere” che aveva partecipato e perso alla gara, seguirà, comunque vada, un secondo tempo al Consiglio di Stato, che renderà inutilizzabili a rigore di tempistica le “clamstraordinarie” luminarie salernitane per Natale, il Natale 2017, numero coerente con quanto dettato dalla tombola napoletana. Va detto che il Comune di Salerno, nella persona di Roberto De Luca, ha detto che per temo sistemerà tutto.
I profughi, i derelitti, chiunque viva sotto la soglia della povertà non può che augurarsi un Natale di buoni sentimenti. Il periodo natalizio trascorre nella speranza che a loro possa arrivare in misura più che proporzionale la bontà degli altri uomini a dargli tepore. La lezione del Natale è sempre quella, ed è sempre attuale perché gli uomini, soprattutto gli uomini di potere, sono soggetti a dimenticarla. Il mio auspicio è che questi difetti di programmazione, questi intoppi amministrativi non ci facciano odiare il Natale, spero che il sentimento natalizio in queste settimane cresca, indipendentemente da quanto è alto l’albero più alto o da quanti chilometri di luci si andranno ad installare. Spero che i politici e i decisori tacciano, e che taccuini e telecamere riprendano una ritrovata armonia tra cittadini che vive con passione e senso di comunità la festa più bella. La favola del Grinch è sicuramente la più vera che esiste. Il Natale più bello che abbia mai passato è stato quello del 1980 ad un mese dal tragico terremoto del 1980 con tanti Campani che dormivano in automobile e io che facevo i doppi turni alla seconda elementare perché nelle aule scolastiche del Vicinanza c’erano i terremotati accampati alla meglio.
Nel 1980 il Grinch ci levò l’uso delle nostre case, ma riuscimmo ad abbracciarci stretti come mai avremmo fatto in futuro. Auguriamoci che anche in questo 2017 il Grinch faccia per l’ennesima volta il miracolo.
Davide Gatto