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Zoo Umano

Una recente mostra al Palais de Tokyo a Parigi celebra i fasti della Parigi “Fin de Siecle” e della oramai storica Expo di Parigi del 1898, per intenderci quella che ha visto la costruzione della famosa torre di Gustavo Eiffel proprio in riva alla Senna.

Quello che molti non sanno è che in questa esposizione venivano presentati, tra le tante attrazioni, degli “Zoo Umani”. Raccontano le cronache del tempo che gruppi, intere famiglie di “Selvaggi” vennero trasportati a Parigi per l’expo ed esposti alla curiosità dei visitatori che, a differenza dei pochi viaggiatori che potevano permettersi dei viaggi esplorativi nelle indie, altrimenti non avrebbero potuto constatare questa forma di vita per loro così bizzarra ed estremamente lontana dai loro usi e costumi. La storia dell’uomo è sempre stata imprevedibile, nessuno di noi può prevedere cosa accadrà in futuro, neanche se un giorno, dovessero ripresentarsi degli “Zoo Umani” alle future expo. Magari, tra una trentina d’anni, magari proprio in qualche megalopoli africana che ospiterà le Expo del futuro, verranno esposti ai visitatori, insieme ai prodigi della tecnologia dell’arte e dell’agricoltura, gruppi di umani. Magari, un giorno non troppo lontano, verrà esposta in una gabbia una grande famiglia di politici della Regione Campania, Vera attrazione, dove giovani e vecchi potranno vedere dal vivo, vestiti, morfologia lombrosiana e comportamento del politico campano di inizio millennio. Immaginiamo cosa potrebbero scrivere gli organizzatori dell’expo davanti a quella gabbia:

”Famiglia di politici campani dei primi anni del millennio: Il marito, che gestisce il pacchetto di voti, la moglie che lavora nella pubblica amministrazione, il figlio che viene sistemato dal padre, la figlia che si è sposata un figlio sistemato da un altro padre politico campano, il cognato, sempre candidato e ovviamente l'amante del padre, sistemata nella pubblica amministrazione.

In Campania, allora territorio abbandonato a se stesso, i notabili locali, una stretta cerchia di individui, erano esperti nello sprecare tutte le occasioni che gli si prospettavano davanti: Piano Marshall, Cassa del Mezzogiorno, Fondi Europei.

I politici Campani solevano accoppiarsi tra loro: si incontravano di frequente in ogni periodo dell’anno in occasioni chiamate “Apericena”, eventi quanto mai esclusivi, convocati attraverso i più moderni dispositivi multimediali; qualche anno dopo si scoprì che detti strumenti erano causa di demenza, e furono proibiti. Estremamente esperti nell’arte oratoria, i politici Campani non persero occasione di fare la cresta in ogni occasione che gli si presentava davanti, fosse la promozione di prodotti dell’agricoltura locale, le infrastrutture, ed eventi delle più disparate tipologie.

Questa importante etnia si estinse a causa della mancanza di fondi, e i politici Campani, in preda al delirio e all'autocelebrazione, pur di essere di nuovo eletti, iniziarono a promettere come sempre posti di lavoro, ma non retribuiti. I visitatori, prima di procedere alla visita e sporgersi nella gabbia, sono pregati di riporre gli oggetti di valore nelle apposite cassaforti, grazie.”

Davide Gatto

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