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Irresponsabili - Alessandra Sardoni

Ho letto con interesse il libro di Alessandra Sardoni, la giornalista che “fa le domande” e conduce su “la7”il programma “Omnibus”. L’idea che mi sono sempre fatto di questa giornalista è di una giornalista parlamentare davvero preparata e attenta. Il libro non smentisce la mia impressione, il libro è ben scritto, e con il metodo giornalistico, raccontando fatti e persone senza “aggiungere” colorazioni ideologiche al tutto. Questa, in verità a mio avviso è un pregio, una virtù particolare delle donne giornaliste parlamentari, più che degli uomini. Rispetto a loro spesso e volentieri riescono ad essere equilibrate.

Il libro della Sardoni si preoccupa di fotografare il potere italiano, attraverso la narrazione e il commento di fatti accaduti in questi decenni. La chiave di lettura, il “fil Rouge”, si direbbe, è quello che è dichiarato nel titolo “irresponsabili” ovvero come gli uomini di potere, quelli veri, e soprattutto quelli italiani, riescono sempre a “smarcarsi” dalle loro responsabilità.

Mai come in questo titolo vi consiglio di leggere e di non saltare l’introduzione. Lì Alessandra Sardoni spiega il perché del libro e cosa ci si deve aspettare nelle pagine successive.

Il caso del “momento” è quello di Renzi, “autocacciatosi” dalla vita politica italiana e da poco rimontato in sella come se niente fosse, più “irresponsabile” che mai. Il libro però non ci presenta una lettura generale del Sistema del Potere in Italia, in sostanza non rende o sintetizza una visione complessiva. Attraverso Delle impèortanti storie, storie che hanno segnato la vita del nostro Paese, arriva lo stesso alla conclusione che intelligentemente premette nell’introduzione. L’artificio è fatto, nel frattempo, però, in 5 interessanti capitoli ci da altre lezioni di storia moderna, sui fatti che sono accaduti nel nostro Paese. Partiamo forse dal capitolo più interessante e forse quello più diverso dagli altri.

La descrizione dio ciò che è accaduto nella scuola Diaz e a Bolzaneto e tutto quello che è accaduto, dal 2001 al 2015, ovviamente tutto anche come si è salvato il suo posto di capo della polizia De Gennaro, successivamente impiegato in altri importantissimi e delicati incarichi. Un capitolo decisamente da non perdere. Il secondo capitolo tratta di questioni meno cruente e che hanno a che fare con il palazzo: la vicenda legata a Maurizio Lupi e alla Cancellieri, entrambe ministri in difficoltà del Governo Renzi. Segue un altro capitolo di tenore sostanzialmente identico, un paragrafo descrive anche la digressione di esponenti eletti del movimento cinque stelle all’interno del “circo” della cronaca giudiziaria. I fatti incalzano e la prosa della Sardoni in questo passaggio è impeccabile, il capitolo va avanti, ma a mio avviso si perde un pò regalando interessanti riflessioni, ma da addetti ai lavori.

Dopo questo capitolo un altro lungo e interessante capitolo sulla vicenda Fornero-Esodati e sulla vicenda del revisionismo riguardante quello che è accaduto nel 2011, cioè il cosiddetto golpe Monti, il golpe dello spread, quando monti sostituì il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Vicenda che fa il paio con quello che è accaduto nello stesso periodo in Grecia, quando Papademos sostituì per ragioni “di finanza” a capo del governo della Grecia. Il libro a tratti diventa un po' complesso, si avvita sui problemi e diventa interessante a “pochi addetti ai lavori”, cioè politici, giuristi, ciononostante è un libro che passa in rassegna con grande professionalità degli “interminabili momenti” della vita e del dibattito italiano. Ma questa volta niente strage di Bologna, Ustica, Gladio, La Sardoni parla dei nuovi temi e dei problemi a loro “attaccati”, e di come il potere italiano li affronta, senza sconti per nessuno, a meno che non sia un amico degli amici.

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