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Noam Chomsky.Chi sono i padroni del mondo

L’ultima fatica editoriale del professore emerito dell’MIT può avere differenti chiavi di lettura. Un libro decisamente difficile, ma che insiste su pochi ma fondamentali argomenti. IL titolo è decisamente fuorviante, ma è uguale a quello inglese (who rules the world?). Se vogliamo, spiega a quei complottisti da quattro soldi che si posizionano tra vari blog e social network davvero cosa è essere un complottista o meglio l’antesignano e padre indiscusso della teoria del complotto.

Il complotto si basa comunque e sempre su una ricerca fatta attraverso le carte, documenti ufficiali e non sui sentito dire, le parti più interessanti del libro di Chomsky tratta di rapporti del governo americano, made in CIA o dipartimento della Difesa, che sono stati desecretati, la storia della crisi di Cuba del 62, dove solo oggi possiamo vedere a quanta distanza siamo andati vicini da una guerra termonucleare che ci avrebbe annientati per sempre oppure le vere ragioni del conflitto in Vietnam seguito dai bombardamenti del Laos, o come è iniziata la storia decennale tra Stati Uniti e Iran.

Dunque per motivi di segretezza, il vero complottista può seguire una pista, ma perché questa pista debba essere confermata, bisogna attendere che le carte vengano desecretate, quindi armarsi di santa pazienza e aspettare, tanto con tutte le guerre in cui è stata coinvolta la grande superpotenza d’oltre oceano, non c’è da annoiarsi.

Chomsky è dichiaratamente antigovernativo, di posizione decisamente anti repubblicana più che antidemocratica, ma non risparmia neanche un colpo alle amministrazioni Dem, da Obama fino ad arrivare a tempi più remoti, come Kennedy. A dire il vero la sua posizione, che attribuita ad un professore di una università statunitense può essere considerata davvero estrema ed antigovernativa, almeno per quanto riguarda il lettore italiano, percorre percorsi già battuti, legati alle tante cose scritte da antimperialisti americani italiani ed europei in genere. Molti sono i segreti che Chomsky svela nel suo libro, sono vere e proprie bombe per gli americani, e diventano un buon ripasso per chi conosce la recente storia ad esempio del Medio Oriente e della questione israelo-palestinese.

Il libro si snoda su mille accadimenti, che l’autore intreccia con particolari e citazioni in maniera anche avvincente. Su tutti, al di là delle grandi guerre, due fondamentali questioni per la politica del futuro, il tema del probabile conflitto nucleare, e quindi del disarmo atomico, e il tema del riscaldamento globale, con un pesante attacco ai repubblicani e ai negazionisti americani che a detta sua, stanno letteralmente “ammazzando il pianeta”.

E’ un libro di politica che descrive attraverso racconti di fatti accaduti quello che è oggi il capitalismo finanziario e come riesce ad appropriarsi dei partiti e dei governi dei grandi stati-continente, cercando sempre nuove modalità per raggiungere il consenso. Chomsky si ferma ad una trattazione politica e non economica del problema del capitalismo delle multinazionali, che è prevalentemente sovrapponibile a quello bancario e finanziario, e questo trattare in modo diverso la questione liberista, la liberalizzazione e deregolamentazione dei mercati e la questione ambientale, diventa un personale e interessante elemento di ulteriore motivazione.

Quello di Noam Chomsky non è un libro per tutti, va detto subito, bisogna essere accorti nell’analisi del suo linguaggio, fortemente antigovernativo, e comprendere a pieno le questioni interne agli Stati Uniti, alla loro economia, da sempre considerata schiava di politiche espansioniste tese a mantenere la predominanza del mondo attraverso la sua invincibile armata militare. Ma se siete già a buon punto e volete dare uno sguardo alla “big picture”, non credo ci sia un libro migliore.

Va detto un'altra volta, visto che in questo blog trattiamo spesso libri sull’ economia, questo non è un libro di economia, ma di storia, di politica, di altissimo livello. Chomsky ha spesso trattato questi argomenti con differenti testi, dedicati al Medio Oriente, a Cuba oppure al Vietnam, in questo libro si vuole dare il quadro generale.

Ma alla fine, chi è il padrone del mondo? Sicuramente la superpotenza americana, certo, il neo nato G20, ma esistono altri padroni, uno di questi è l’opinione pubblica mondiale, che quando ha fatto la voce grossa, ha mostrato di contare qualcosa…

Davide Gatto

<<Nella nostra epoca, i padroni del mondo sono le conglomerate multinazionali, le enormi istituzioni finanziarie, gli imperi commerciali e cosi via. La vile massima che li guida è:"tutto per noi e niente per gli altri">>

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