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Ravello: Pistoletto Terzo Paradiso

Difficile spiegare cosa è il Terzo paradiso, in mostra a villa rufolo a Ravello. Iniziamo a descriverlo con le parole dell’artista Pistoletto…

"Che cos'è il Terzo Paradiso? È la fusione tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali , di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado a dimensione planetaria. Il pericolo di una tragica collisione tra la sfera naturale e quella artificiale è ormai annunciato in ogni modo¹. Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra, congiuntamente all'impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici, in quanto da questi dipende l'effettiva riuscita di tale obiettivo. Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale.

Il Terzo Paradiso ha come simbolo una riconfigurazione del segno matematico dell'infinito ed è formato da una linea che, intersecandosi due volte, disegna tre cerchi allineati. I due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo generativo di una nuova umanità."

(Michelangelo Pistoletto)

Ovvio che non ci si limita ad inventare un simbolo, ma anche a trasferire esperienze, il progetto cresce attraverso varie tappe, lezioni, happening, installazioni intorno al mondo. L'esperienza nasce nel 2003 e arriva fino ai giorni nostri, supportato dalla fondazione di Pistoletto. Interessante, il progetto ha tanti ambasciatori intorno al mondo, che "gestiscono una ambasciata del terzo paradiso", ognuno a modo proprio. Ed è impossibile non prendere in considerazione il fatto che la sua istallazione non è lì per farsi vedere soltanto, ma per marcare un limite definito, inclusivo nei confronti di quella che è l'esperienza del grande festival internazionale di musica di Ravello.

L'esiguo ed ermetico allestimento dell'opera di Pistoletto fa il paio con la mostra agli arsenali antichi di Amalfi di Andy Warhol dove viene esposta la cartella marilyn John Kennedy. Fatte le debite considerazioni sui due progetti, tutto sommato entrambe divertenti, ritengo sia di ben altro si debba attrezzare la Divina Costiera da presentare al suo attento e raffinato pubblico di turisti nella stagione turistica.

Davide Gatto

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