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La mancanza di Campania Artecard a Salerno.


“Campania Artecard” è una iniziativa che coinvolge e unifica le biglietterie delle principali attrazioni culturali campane con i mezzi di trasporto. Si tratta di una tessera che garantisce spostamenti e biglietti di ingresso per una serie definita di attrattori turistico culturali. L’iniziativa è partita nel 2002 con i siti archeologici, oggi arriva anche ad un prodotto specifico per l’arte contemporanea. Fatte salve le spiagge c’è di tutto: Musei, Castelli, Scavi Archeologici; ebbene, la città di Salerno è esclusa completamente da questo circuito. In città non ci sono punti vendita per la Campania Artecard e non esistono attrattori turistico culturali legati a questo circuito.

Questo significa che chi acquista arte card a Palazzo Reale a Napoli, non sa neanche che esistono determinati attrattori in Salerno Città, solo perché non menzionati nel circuito. Gli attrattori regione nella convenzione artecard sono oltre 80, anche ovviamente in provincia di Salerno. Manca il Teatro Verdi (visita e biglietteria del teatro), manca il Castello di Arechi, manca il forte la Carnale, mancano i musei cittadini (pubblici e privati) come il museo archeologico, la pinacoteca provinciale, il museo diocesano (paradossalmente chiuso per ferie), il museo dello Sbarco e di Salerno Capitale, il Roberto Papi, Il Museo virtuale della scuola medica salernitana e il Santa Sofia con Palazzo Fruscione e Tempio di Pomona per le esibizioni temporanee.

A volte la nostra città mi ricorda la storia della regina di Biancaneve, l’antagonista nella storia scritta dai fratelli Grimm, Grimilde. Una bellissima donna che vive un ossessione personale che alla fine del racconto, la vede morire brutta e vecchia. Interpellando il leggendario specchio, un giorno apprende di non essere la più bella del reame, e, dopo un tentativo vano di fare uccidere Biancaneve da un cacciatore, decide di fare da se, e, si trasforma in una vecchia bruttissima e irriconoscibile allo scopo di avvelenare personalmente colei che lo specchio definisce la più bella.

Per sua brama di rimanere la più bella del reame resta uccisa nel tentativo di uccidere 4 nani minatori puzzolenti, in una sembianza da vecchia che la fa diventare la più brutta di tutto il reame, tra l’altro, accelerando la “successione ereditaria legittima” a favore di Biancaneve stessa, figliastra di primo letto del marito di Grimilde. Ma non era meglio lasciare perdere e vivere tranquilla nella propria dimensione col titolo della “più bella per molti decenni fino a che non è arrivata Biancaneve”, tra l’altro essere secondi non è affatto un brutto risultato, i primi sono disturbati dai fans, che vogliono selfie, attenzioni, non è poi così male essere seconda, ovviamente è di gran lunga meglio essere prima, ma se uno deve imbruttirsi e addirittura morire nel tentativo di essere prima, allora davvero conviene accettare la propria condizione di bellissima seconda.

Salerno non si piace e vive una competizione assurda con il capoluogo, bello sarebbe fare regione a se e separarsi di Napoli, diventando capoluogo della regione Campania-sud, magari con la collaborazione delle splendide aree rurali dell’Avellinese e del Beneventano. Quello che nasce e viene da Napoli non va bene, e si cerca di realizzare tutto quello che ha Napoli cercando di creare un polo di attrazione economico produttivo, industriale e culturale che prevalga sula sconclusionata e problematica metropoli campana. Dunque porto commerciale, stazione marittima, centro direzionale, ospedale, stadio, università, tangenziale, fiera, aeroporto, Piazza Plebiscito, tutto modello Salerno, tutto in carta carbone con quanto esiste magari da prima a Napoli. “Ce l’hanno loro, la dobbiamo avere anche noi” … se no lo specchio chi lo sente poi.

La mancata collaborazione delle Istituzioni Salernitane e della Presidenza della Regione, il mancato coinvolgimento ad “Artecard Campania” dei nostri territori, magari con un pacchetto salerno ad hoc che sfrutti gli investimenti in comunicazione fatti negli anni(è stato fatto a Ravello), la piattaforma Artecard esistente e i turisti di napoli, forse è causata dal vecchio complesso di Grimilde, del quale dobbiamo liberarci.

In questa particolare, occasionale fase, dopo tanti anni di competizione politica e culturale, dobbiamo fare squadra, altrimenti non riusciremo neanche attraverso questa irripetibile occasione a realizzare i sogni che abbiamo trasformato in utopie politiche per il nostro territorio e moriremo brutti e vecchi.

Davide Gatto

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