Il Giardino delle Buone Pratiche (2): L'Energia Per il Sociale
Il secondo post del "giardino delle buone pratiche" è dedicato ad una iniziativa che è sembrata molto intelligente, "smart" se posso usare un termine anglosassone. L'iniziativa è nata dal non profit, dalla cooperativa sociale lucana "la città essenziale", una cooperativa che include dentro di se una trentina di cooperative e onlus dedite al sociale. Il Consorzio si occupa di coordinare e dare strumenti e servizi alle altre cooperative, non ultime risorse economiche. Le azioni e le aree territoriali dunque che copre la cooperativa sono decisamente vaste, dall'assistenza degli anziani, la promozione del territorio, i migranti, l'assistenza domiciliare ai minori, il tutto nella provincia di Matera e nella parte confinante della Puglia.
Impossibile descrivere tutte le attività e tutti i progetti di cui è fecondo questo consorzio, che produce idee originali da solo ma trasmette anche agli altri associati idee, pratiche e progetti provenienti dal singolo associato.
"Energia Solidale" è un progetto di fund raising che è nato in seno alla città essenziale, in pratica ogni impianto fotovoltaico acquista un tot di ore di assistenza erogato dalla "città essenziale". Attraverso un accordo con un partner tecnico, il settore "profit" finanzia il "non Profit", cosicchè la green economy diminuisce i suoi profitti ma aiuta il sociale soprattutto l'assistenza domiciliare, assistenza che con i tagli alla sanità è diventata sempre più rarefatta, anche in Basilicata.
Comuni piccoli, dove però 150 ore di assistenza gratuita regalate dal consorzio grazie agli impianti fotovoltaici e "girate" ad una cooperativa associata al consorzio, diventano di primaria importanza per la sopravvivenza sociale del comune stesso.
Oltre ad una dinamica per così dire intelligentemente "interna al gruppo", il consorzio raccogli fondi che gira alle singole onlus che assistono a domicilio, si assiste in questo caso al doppio vantaggio di operare sul sociale in zone decisamente difficili quali la basilicata, spingendo cittadini ed associati e comuni stessi a installare impianti fotovoltaici e risparmiare combustibili fossili.
Il comune che dovesse acquistare un impianto con queste regole, ( e con l'uso di fondi comunitari), si troverebbe, oltre il risparmio energetico per l'ente stesso, un monte ore da potere investire nelle sue politiche sociali a costo zero.