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“Monumenta” al posto di Luci D’Artista.

Come ogni anno, già dai giorni successivi alla festività di San Matteo, inizia la guerra sui social network e sui media cittadini in sulle Luci D’Artista, manifestazione consolidata in città ma non digerita da tutti i suoi abitanti.

La battaglia di opinioni e messaggi ha una sola regola, tutti sono esperti. Cresce e si fa strada dentro di noi l’esperto in turismo, l’esperto in organizzazione di eventi, il guru in marketing industriale, capace di valutare al centesimo l’impatto della campagna di marketing sull’immagine del Capoluogo, l’esperto in organizzazione del traffico, il consulente senior in contabilità delle pubbliche amministrazioni.

Ogni giorno dal 3 Novembre in poi che nascerà un nuovo luminare e non si chiuderà sera che non ci dia la buonanotte un novello guru del social media marketing abbinato ad eventi ludici.

Inutile dare giudizi su quanto si è visto negli anni scorsi, inutile essere obiettivi, si passerebbe per tifosi, io da qualche anno cerco di reprimere l’esperto che è in me (nel mio caso si fa presto a dire che è un tuttologo) e mi permetto di tifare (lo dice anche L’Renzi) soltanto per chi visita luci d’artista, visitatore che deve apprezzare la mia città in pieno spolvero senza intoppi, dovrebbe vedere una manifestazione che, compatibilmente con i budget spesi, deve lasciare una immagine positiva e soprattutto deve infondere in lui la voglia di raccontare nei social quanto sarebbe bello tornare a visitare la “più grande piccola città del mondo.”

Quest’anno, tanto per inaugurare la caterva di visioni e sensazioni che raccoglierete a proposito di Luci d’Artista, vorrei presentarVi la mia visione di come dovrebbe continuare questa manifestazione.

Ma prima una premessa: la manifestazione, al fine di sopravvivere e mantenere intatto il suo fascino e successo, dovrà cambiare, e sicuramente dovrà farlo in modo radicale. Da cosa traggo questa conclusione? Dal semplice fatto che si tratta di una manifestazione di promozione del territorio, e nel marketing tutte le curve di promozione hanno una fase iniziale, un picco e sono decrescenti fino allo zero; in parole povere, le campagne di promozione durano soltanto per un periodo limitato di tempo.

Cosa fare allora negli anni a venire di questa manifestazione? Cambiando si sbaglia, perché una manifestazione vincente non si cambia, ma se non si cambia la manifestazione naturalmente perderà di attrattività. Decisamente un bel dilemma, ovviamente è proprio questo dilemma scatena la fantasia di tutti, si può cambiarne l’oggetto, cambiarne la durata, la location, la stagione dell’anno. Una sola variabile resterebbe fissa: farla a Salerno.

E allora mi metto avanti: già mangiato il panettone, già brindato all’anno nuovo, già raggiunte le date primaverili dell’anno che viene, propongo un nuovo format per lo sviluppo del territorio attraverso il cambiamento di questa manifestazione.

A mio avviso Luci d’Artista potrebbe trasformarsi in una manifestazioni internazionale di Street Art, installazioni artistiche, Land Art, che possa durare per tutto l’anno attraverso una programmazione che tenga conto di manifestazioni, stagioni, feste comandate. Land Art, Megasculture, ovviamente anche opere d’arte luminose saranno le protagoniste della nuova manifestazione da 5 milioni.

Come Luci d’Artista a Salerno si è immaginata gemella di Luci d’artista di Torino, io penso alla grande manifestazione “Monumenta”, la grande mostra che da anni si tiene negli ambienti del Grand Palais a Parigi, ma non sottovaluto il genius loci, i magnifici “muri d’autore”, produzione della Fondazione Alfonso Gatto, esperienza che si può ampliare, se non ingigantire variandone i temi e coinvolgendo i maggiori realizzatori di Murales del mondo. Oltre, naturalmente, alle Ceramiche, con una operazione come quella di NaturArte che si fa da anni a Praiano.

Monumenta prevede una installazione all’anno, di un artista che progetta la sua installazione al Gran Palais. Nel tempo si sono susseguiti diversi artisti internazionali, Anish Kapoor, Huang Yong Ping, Ilie et Emilia Kabakov, Blotanski, Serra. I budget sarebbero gli stessi di quelli previsti per l’attuale manifestazione.

Da Dicembre a Giugno un grande parco artistico dove i turisti e i visitatori potranno visitare in massa lo stato dell’arte di varie esperienze artistiche, guardandone prima l’allestimento e poi visitandone la messa in opera. Land Art, quella di Christo e Jeanne Claude e De Maria, oggi diventata industria culturale, soggetto, notte e giorno (le luci sono visitabili solo di sera) di foto di turisti e visitatori che, oltre all’installazione stessa, fotograferanno e manderanno nel cyberspazio un messaggio d’arte dalla nostra Salerno.

L’idea è tutta qui, per dargli forza cerco foto per trasmettere quello che si potrebbe fare, la sua semplicità è la sua forza e, nel periodo delle installazioni, un alternarsi di mercatini che valorizzeranno e si alterneranno a seconda di bisogni e stagioni. Il periodo potrebbe variare dal 25 Novembre alla festa di Sant’Anna, il 26 Luglio, festa che, insieme a quella del Carmine del 16 luglio, ricorrenze quest’ultime che potrebbero essere incluse e arricchire l'evento principale.

Davide Gatto.

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