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Assemblea Antonio Negri Michael Hardt

Ho acquistato questo volume con molto interesse in quanto si presentava come studio politico storico sui movimenti orizzontali. A prescindere se essi fossero movimenti politici in senso stretto, cioè, partiti politici, oppure movimenti che orbitassero al di fuori delle istituzioni per una causa, gli autori elaborano uno studio che a mio avviso resterà un punto di riferimento per tutti quei movimenti politici o sistemi sociali che si possono definire “dal

basso”. “chi sta in basso possiede una conoscenza più completa della totalità sociale, un vero e proprio dono che può essere utilizzato da un impresa moltitudinaria come punto di partenza per costruire il Comune."

Innanzitutto dobbiamo dire, per chi non lo sapesse che gli autori sono di sinistra, e nel libro si riscontra in ogni pagina. Tuttavia ho riscontrato una lettura, un ampia bibliografia che comprende tutti i classici dei tempi moderni fino ai contemporanei più accreditati di ogni colore politico o, se vogliamo di ogni “famiglia” economica, politica e sociale. La cosa che da davvero valore aggiunto al testo è il riproporre determinati classici e attualizzarli prendendoli anche come riferimento in riguardo agli accadimenti della contemporaneità. Le diseguaglianze dell'epoca dell'internet, il femminismo, il razzismo, la attuale forma di Stato, il nuovo liberismo capitalista.

Tantissimi sono i temi trattati in 370 pagine, consiglio il libro, ma davvero solo a coloro i quali vogliono approfondire, magari ad altri è importante conoscere e leggere i capitoli fondamentali. Gli autori, parlando di movimenti dal basso, ribadiscono qualche concetto importante, innanzitutto che i movimenti, per quanto possano essere liquidi od orizzontali, hanno bisogno di un vertice, altrimenti, e la storia lo sta a testimoniare, si vanno a distruggere da soli. Nasce qui il primo paradosso, che deve essere risolto. Se esiste un capo, una cabina di regia, siamo intrappolati in un mondo dove i pochi decidono sui molti. Hardt negri propongono una strategia in mano alla base e tutte le tattiche in mano ai principi. In modo da avere un comando, ma anche un controllo da parte della base. Base e vertice potranno convivere solo se la strategia resta in mano alla base.

Il libro è scritto così bene e così largo nella sua base teorica, teoria che si va a spiegare in una ristretta casistica di repertorio rivoluzionario, che, a differenza di molti altri saggi recensiti, potrebbe anche non portare in se delle soluzioni pratiche al problema, una politica, una via maestra da seguire per dare voce ai movimenti orizzontali dal basso o anticapitalisti. Tuttavia delle soluzioni le provano a dare. Reddito di cittadinanza, valore alle assemblee di cittadini, dal basso, sono soluzioni oggi adottate in molte nazioni, e oggi, appunto stanno entrando a fare parte del "mainstream" politico di grandi paesi e uscendo da strette cerchie di cittadini in lotta. La lotta, come l'imprenditorialità, oggi, è una prerogativa delle masse, e il libro Assemblea le descrive pienamente, collegando molti degli eventi del 2011 ai grandi classici del pensiero contemporaneo.

Un libro complesso e poco obiettivo, ma allo stesso tempo, imperdibile.

Davide Gatto

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