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Il Voto di Scambio Politico Mafioso

E' vero, non sono bravo a raccontare libri che poco hanno a che fare con l'economia, anzi se sono pessimo nei miei appunti narrativi in temi economici, sarò come minimo orripilante a parlarvi di leggi. Ma quello che ho letto non è un saggio di diritto, nè un diario dove si racconta la nascita dell'attuale legge sul voto di scambio politico Mafioso.

In effetti si tratta di un racconto. La storia che tratta questo racconto in fondo non è neanche importante in sè, ma la morale che viene fuori dal libro, se stiamo attenti alla sua lettura, la lezione che ci lascia è di un importanza a mio avviso epocale.

In tutto il mondo esistono i problemi della diseguaglianza e dell'ambiente, in pochi posti del mondo esiste un terzo problema che gli uomini si trovano ad affrontare, da soli o nelle istituzioni da loro create nei secoli. In molti posti del mondo, ma non dovunque, l'uomo affronta anche organizzazioni malavitose che hanno assunto una forma così grande e hanno conquistato pezzi così grandi di società da necessitare una guerra speciale, spesso fatta di Stato buono contro lo Stato in combutta con la malavita.

E' in questo clima, in questo ambiente che viene raccontata la nostra storia. La storia della mafie è ad un altro, ennesimo punto epocale, in questi anni il legislatore deve decidere se punire i politici che chiedono il voto ai mafiosi per eccellere e per prevalere nelle competizioni elettorali, oppure no.

Il campo di scontro se vogliamo è sempre quello, ci sono delle forze conservatrici che negano e che ostacolano un certo tipo di processo, e ci sono altre progressiste che invece cercano di percorrere la strada , la più dura possibile affinché si possa cambiare lo status quo. Il punto dal quale parte il libro è proprio quello di stabilire ex legis la punibilità di una comunione di interessi tra le forze della criminalità organizzata e la politica.

Il libro inizia adottando uno stile narrativo pacato, proprio come farebbe la mano di uno storico, si inizia a descrivere la vita di questa legge associata agli eventi storici, purtroppo cruenti, di questi anni. Fu infatti nel 1992 che la prima versione di questa regola diventò legge. Proprio sotto le bombe degli attentati a Falcone E Borsellino. Poi la legge venne ripresa, grazie alla sollecitazione di Libera e di altre organizzazioni dell'antimafia nel 2014.

Senza spoilerare questo racconto, posso dire che il racconto dello storico, pacato narratore, diventa col cambiar dei capitoli, accorata cronaca dal diario di bordo di un senatore grillino alle prese con la legge della sua vita, infatti il Senatore Giarrusso ha vissuto molti anni della sua vita nelle associazioni antimafia. Il quarto capitolo descrive minuziosamente, e non senza fervore politico, una giornata d'aula. una giornata tesissima come è accaduto spesso nella scorsa legislatura, tirata avanti dal rumore dei nervi e degli insulti, probabilmente esagerati tra le due fazioni.

Non ci fu dibattito sano quel giorno, e il risultato che se ne ebbe fu di un altra legge zoppa. Una regola inefficace che avrebbe per l'ennesima volta rimandato il problema alla successiva riscrittura dell'enunciato normativo stesso.

Ii quinto capitolo torna, almeno dal punto di vista della narrazione, normale, pacato, qui si vuole spiegare quali sono le intenzioni che si hanno in merito all'articolo in questione, dalle certezze sugli aumenti di pena ai dubbi sulla questione dello scioglimento delle istituzioni. Il libro termina con una interessante intervista all'ex giudice Cordoba, che fa da completamento d'eccezione a questo libro.

Ho avvertito più volte dagli autori la paura di risultare noiosi. Il libro non mi è parso noioso, diventerà probabilmente definitivamente "completo" quando gli autori si libereranno della paura di annoiare il lettore. un piccolo suggerimento. Intanto chi compra un libro su questo tema così particolare, non si deve considerare un soggetto facile ad annoiarsi, poi già eliminando dal libro tutte le citazioni di sentenze o atti, si facilita la lettura, evitando di pubblicare tomi impressionanti, che poi, pieni di sentenze e leggi, fanno perdere il percorso narrativo al lettore. Solo così saremo felici di leggere in un futuro davvero prossimo il lieto fine di questo emozionante racconto.

Davide Gatto

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