Andiam a lavorar
Probabilmente quello che è nato il 1 Giugno 2018 verrà ricordato come il Governo meglio festeggiato alla nascita della storia Repubblicana: dopo tanta attesa ed una settimana che dire travagliata è poco, Il nuovo Governo viene salutato da una grande manifestazione, convocata per altri motivi, ma poi diventata una grande festa di Piazza pro neo Governo. A dire il vero solo la parte gialla del Governo ha salutato a Roma la nascita del Governo stesso. la parte "verde", forse dotata di maggiore esperienza, per questo weekend ha preferito un profilo basso, e il giro elettorale in vista delle amministrative del 10 Giugno. Ricapitolando abbiamo visto una strana partenza, (non posso ricapitolare tutto il film degli ultimi giorni perché non avrei lo spazio di farlo), strana la manifestazione pro governativa al suo nascere, strano il fatto che abbia festeggiato pubblicamente solo una "tifoseria", strana la coppia che forma questo Governo.
Una strana coppia gialloverde sta animando il nuovo Governo Conte, lo ha fatto principalmente per un motivo: fermare il patto del Nazareno e il suo principale rappresentante, Matteo Renzi e il suo Giglio Magico che per 3 anni ha imperversato in lungo e in largo nelle istituzioni repubblicane e che, senza il neonato sigillo giallo verde, avrebbe ancora imperversato sotto le mentite spoglie di un governo tecnico a guida PD.
Probabilmente sono molte le cose che accomunano i nuovi partecipanti al Governo del Cambiamento, ma tantissimi anche i tratti distintivi. Ad esempio abbiamo una differente collocazione nell'arco Costituzionale tradizionale, da una parte, a destra c'è la Lega e dall'altra, a rappresentare la parte sinistra della coalizione ci sono i pentastellati, proprio come avviene nell'EFDD nel Parlamento Europeo. Tuttavia, oggigiorno ci sono altre cose che caratterizzano i movimenti politici e che sono a mio avviso molto più importanti dell'essere più a destra, sinistra o al centro rispetto agli altri competitors. Uno di questi tratti distintivi è l'essere "avanti o indietro", oggi il mondo si divide in paesi tradizionalisti e paesi che non temono di affrontare il salto nell'industria 4.0, internet delle cose, le blockchain, insomma tutta una serie di innovazioni che letteralmente cambieranno il futuro, e spaccheranno il mondo del futuro in due. Startupper ed industria tradizionale in questi anni e su questo tipo di innovazioni sono soggetti ad investimenti che definire ingenti è decisamente riduttivo.
Proprio il discorso di Beppe Grillo in piazza si è soffermato sulla questione dell'innovazione tecnologica: il mondo è già cambiato intorno a noi e noi non dobbiamo perdere questa sfida competitiva, che va presa al volo per non restare indietro. La differenza è marcata: l'idea di innovazione e progresso del fondatore del Movimento 5 stelle stride con i mantra tradizionalisti lepeniani della compagine salviniana. Rappresentazione plastica di questa differenza è proprio Gianluigi Paragone che nei suoi libri ha spesso evidenziato la pericolosità dell'introduzione dei robot (ogni robot in media leva 6 posti di lavoro) e ha denunciato alcuni e differenti casi di sfruttamento all'interno del mondo della sharing economy. In questo aspetto, il giornalista e saggista lombardo sembra abbracciare il punto di vista tradizionalista, legato ad una visione se vogliamo tayloristica/ancient regime della produzione, lontano dalle aperture di Grillo e Casaleggio agli attuali mantra dell'innovazione.
E' evidente che fintanto si tratta di idee contrapposte tra un saggista ed un altro, si può lasciare il giudizio a chi legge i libri, ma quando si va a fare un governo insieme, è legittimo domandarsi, la visione di innovazione e futuro sarà quella portata nel Governo da Luigi di Maio oppure da Matteo Salvini?
Presto conosceremo le prime risposte. intanto, proprio lo stesso giorno in cui il Premier Conte giurava davanti al Presidente della Repubblica, Il management FCA nella persona di Sergio Marchionne ha lanciato il nuovo piano industriale, progetti da nove miliardi di euro per l'elettrificazione della Gamma, e investimenti altrettanto ingenti per l'autonomous driving. Sperando che questo piano industriale non diventi in pochi mesi un pianto industriale, saranno le istituzioni e il governo gialloverde ad essere all'altezza della sfida lanciata da quella che è l'industria di riferimento? Vedremo.
Davide Gatto