Verità per L'11 Settembre!
Oggi Un post che ricorda i 15 anni dall'attentato alle Torri Gemelle. Il deputato Bob Graham scrive una lettera aperta e chiede al Governo di rivelare finalmente i rapporti tra attentatori e autorità e famiglie importanti dell'Arabia Saudita.
”Niente è più importante per la salute e la sostenibilità di una moderna democrazia è la consapevolezza, e la conoscenza di quello che il governo sta facendo da parte dei suoi cittadini. Una eccessiva segretezza del Governo – inerente, instintiva, non necessaria o burocraticamente autoprotettiva – è veleno per la salute di una comunità."S. Ungar
Di Bob Graham
A Luglio, dopo l’approvazione dell’amministrazione Obama, il Congresso ha reso pubblico un capitolo di 28 pagine precedentemente secretato del rapporto finale di una commissione parlamentare sugli attacchi dell’11 settembre. Il ministro degli esteri dell’Arabia Saudita, Adel al-Jubeir, ha detto che il documento ha escluso ogni coinvolgimento Saudita nell’attacco. “la questione è finita adesso” ha dichiarato.
Ma non è finita. La questione su come il Governo Saudita ha assistito i terroristi è rimasta sospesa. Ora che stiamo al quindicesimo anniversario del più grande attacco agli Stati Uniti Dopo Pearl Harbour, è tempo che il nostro governo di rendere pubblici più documenti sulle indagini sull’11 settembre che sono rimaste fin d’ora segrete negli anni.
Le recenti 28 pagine rese pubbliche sono state scritte nell’autunno del 2002 da un comitato dove io ero co-chairman. Il capitolo focalizzava la sua attenzione su tre dei 19 attentatori che avevano vissuto tra Los Angeles e San Diego. Le pagine suggeriscono nuovi percorsi di indagine da seguire, incluso il perché al quaeda aveva il numero, non presente sugli elenchi della compagnia che gestiva l’immobiliare del colorado del principe Bandar bin Sultan, e dell’ ambasciatore saudita.
Alcune di queste domande potrebbero trovare risposta se il governo rendesse pubbliche molte delle scoperte della commissione sull’11 settembre, le richieste dei cittadini che hanno seguito la richiesta del Congresso. La commissione dichiarò di non aver trovato legami sauditi con gli attentatori. Ma il overno potrebbe soddisfare molti dubbi rendendo pubblici molti Records della commissione. Investigazione parallela è stata fatta dall’FBI e dalla CIA. Quanto hanno indagato dentro i legami tra gli attentatori e le autorità Saudite?
Il governo sa molto di più dei 16 attentatori che hanno vissuto fuori dalla California di quanto è scritto nelle famose 28 pagine ora rese pubbliche e segrete dal 2003. Molte di queste info sono rimaste segrete ma andrebbero dovuto essere rese pubbliche. Ad esempio L’FBI per tempo ha detto che non ha trovato legami tra gli attentatori, incluso il suo leader, Mohamed Atta, e una famiglia saudita “importante” che viveva in Sarasota, Florida prima dell 11 Settembre. Questa famiglia ritornò nel regno Saudita due settimane prima dell’attacco. Ma nel 2013 un “freedom of information act” prodotto da reporter investigativi asseriva che c’erano “many connections” tra gli attentatori e quella famiglia. L’FBI disse che l’affermazione di questo agente era infondata, e la famiglia dichiarò di non avere rapporti o legami con gli attentatori. Ancora, un giudice federale nel 2014 ordinò all’ufficio di girare altre 80 mila pagine derivanti dalle sue indagini, e se fosse possibile renderle pubbliche.
C’è ancora una cosa che il nostro Governo dovrebbe fare per fare luce su questo attacco. Per più di una decade le famiglie delle vittime dell’11/9 hanno litigato sugli interessi e l’implicazione Saudita, asserendo che loro hanno facilitato l’attentato e quindi l’assassinio delle persone che amavano, Col supporto del Dipartimento di Giustizia, i Sauditi hanno usato una legge del 1976 che permette alle nazioni straniere l’immunità dalla legge americana. Adesso entrambe Senato e House of Rappresentatives hanno approvato una legge all’unanimità, la “justice against sponsors of terrorism act”, che consente lesame reale del ruolo Saudita.
Ma, dopo 15 anni, che differenza può fare?
Veramente, ne fa molta. Può significare giustizia per le famiglie che hanno sofferto. Può anche significare il miglioramento della sicurezza nazionale, che è stata compromessa dalla forma estrema di Islam che è stata promossa dall’ Arabia Saudita.
Ma la ragione più importante è di evitare l’effetto corrosivo che queste prassi di sicurezza possono avere sulla democrazia. La nazione che nega le sue informazioni alla gente su quello che sta facendo è una nazione che sta imboccando il vicolo oscuro del pubblico sospetto e va verso il declino e la mediocrità.
Come ha detto Daniel Patrick Moynhan “segretare è per perdenti”
La possibile soppressione di prove della collaborazione tra attentatori e governo Saudita andrenbbe oltre la “copertura passiva”. Il governo sta rilasciando false informazioni, continuando a classificare le vere? Come la campagna presidenziale sta verificando, queste cose allontanano sempre più i cittadini dalla politica.
Sanford J Ungar, che insegna seminari di free speech a GeorgeTown and Harvard ha detto:”Niente è più importante per la salute e la sostenibilità di una moderna democrazia è la consapevolezza, e la conoscenza di quello che il governo sta facendo da parte dei suoi cittadini. Una eccessiva segretezza del Governo – inerente, instintiva, non necessaria o burocraticamente autoprotettiva – è veleno per la salute di una comunità."
Io ho a cuore il futuro della nostra nazione, la sua tradizione di apertura e la necessità di onestà nelle nostre relazioni internazionali. Il presidente Obama ha meno di 5 mesi di mandato. Apprezzo la decisione di liberare quelle 28 pagine, ma deve approvare il “justice against sponsors of terrorsm act” e usare la sua autorità per rendere pubblici tutti i capitoli del libro sull’ 11 Settembre. Fatto questo il nostro Paese dovrà agire sulla base delle verità rivelate da quei dossier.
Bob Graham